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28 Luglio 2025

Ragno violino: come riconoscerlo, perché è pericoloso e cosa fare in caso di morso

Il ragno violino, il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens, è un aracnide appartenente alla famiglia Sicariidae, originario dell’area mediterranea ma ormai diffuso in molte regioni italiane. Nonostante le sue dimensioni contenute, tra i 7 e i 9 millimetri di corpo, è temuto per il suo morso potenzialmente pericoloso. Si riconosce grazie a una caratteristica macchia scura a forma di violino sul dorso, da cui deriva il suo nome comune. Ha solo sei occhi, disposti in tre coppie, a differenza della maggior parte dei ragni che ne ha otto. Vive soprattutto in ambienti interni, nascosto in zone buie e tranquille come dietro i mobili, sotto i battiscopa o dentro scatole e scarpe, ed è attivo principalmente di notte. Non è un animale aggressivo e tende a evitare il contatto con l’uomo, ma può mordere se si sente minacciato o viene schiacciato accidentalmente, ad esempio quando ci si infila una scarpa dove si è rifugiato.

Il morso del ragno violino è spesso inizialmente indolore e può passare inosservato, venendo confuso con una semplice puntura d’insetto. Tuttavia, dopo 24 o 48 ore possono manifestarsi prurito, arrossamento, gonfiore e bruciore nella zona colpita, che in alcuni casi può evolvere in una lesione necrotica, cioè in un’ulcera che si espande e impiega settimane o mesi per guarire. Sebbene nella maggior parte dei casi il veleno non provochi danni gravi, circa un terzo delle persone morse può sviluppare un quadro più serio chiamato loxoscelismo, con distruzione dei tessuti e rischio di infezioni batteriche secondarie. In rari casi possono verificarsi complicazioni sistemiche come febbre, malessere, dolori muscolari o addirittura danni agli organi interni, soprattutto in soggetti fragili o con patologie pregresse. Recenti casi in Italia hanno riportato ricoveri ospedalieri, tra cui un bambino di 4 anni che ha subito un intervento chirurgico per necrosi alla coscia e un uomo di 70 anni curato per un’estesa infiammazione alla gamba.

In caso di sospetto morso, è fondamentale lavare bene la zona con acqua e sapone, monitorare l’evoluzione della ferita nelle 48-72 ore successive e, se possibile, catturare o fotografare il ragno per facilitarne l’identificazione. Se compaiono sintomi evidenti o peggioramenti visibili, è necessario rivolgersi subito a un medico, che potrebbe prescrivere antibiotici, antinfiammatori o, nei casi più gravi, disporre un trattamento ospedaliero. La prevenzione resta la misura più efficace: è consigliabile controllare scarpe e abiti prima di indossarli, mantenere gli ambienti ordinati, chiudere crepe e fessure nei muri e prestare particolare attenzione durante i mesi più caldi, quando questi ragni tendono a essere più attivi. Anche se il ragno violino può spaventare per la sua fama, è bene ricordare che le conseguenze serie sono rare e che, con le giuste precauzioni e un’azione tempestiva, è possibile gestire l’eventuale morso senza complicazioni.

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Ragno violino: come riconoscerlo, perché è pericoloso e cosa fare in caso di morso

28 Luglio 2025

Il ragno violino, il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens, è un aracnide appartenente alla famiglia Sicariidae, originario dell’area mediterranea ma ormai diffuso in molte regioni italiane. Nonostante le sue dimensioni contenute, tra i 7 e i 9 millimetri di corpo, è temuto per il suo morso potenzialmente pericoloso. Si riconosce grazie a una caratteristica macchia scura a forma di violino sul dorso, da cui deriva il suo nome comune. Ha solo sei occhi, disposti in tre coppie, a differenza della maggior parte dei ragni che ne ha otto. Vive soprattutto in ambienti interni, nascosto in zone buie e tranquille come dietro i mobili, sotto i battiscopa o dentro scatole e scarpe, ed è attivo principalmente di notte. Non è un animale aggressivo e tende a evitare il contatto con l’uomo, ma può mordere se si sente minacciato o viene schiacciato accidentalmente, ad esempio quando ci si infila una scarpa dove si è rifugiato.

Il morso del ragno violino è spesso inizialmente indolore e può passare inosservato, venendo confuso con una semplice puntura d’insetto. Tuttavia, dopo 24 o 48 ore possono manifestarsi prurito, arrossamento, gonfiore e bruciore nella zona colpita, che in alcuni casi può evolvere in una lesione necrotica, cioè in un’ulcera che si espande e impiega settimane o mesi per guarire. Sebbene nella maggior parte dei casi il veleno non provochi danni gravi, circa un terzo delle persone morse può sviluppare un quadro più serio chiamato loxoscelismo, con distruzione dei tessuti e rischio di infezioni batteriche secondarie. In rari casi possono verificarsi complicazioni sistemiche come febbre, malessere, dolori muscolari o addirittura danni agli organi interni, soprattutto in soggetti fragili o con patologie pregresse. Recenti casi in Italia hanno riportato ricoveri ospedalieri, tra cui un bambino di 4 anni che ha subito un intervento chirurgico per necrosi alla coscia e un uomo di 70 anni curato per un’estesa infiammazione alla gamba.

In caso di sospetto morso, è fondamentale lavare bene la zona con acqua e sapone, monitorare l’evoluzione della ferita nelle 48-72 ore successive e, se possibile, catturare o fotografare il ragno per facilitarne l’identificazione. Se compaiono sintomi evidenti o peggioramenti visibili, è necessario rivolgersi subito a un medico, che potrebbe prescrivere antibiotici, antinfiammatori o, nei casi più gravi, disporre un trattamento ospedaliero. La prevenzione resta la misura più efficace: è consigliabile controllare scarpe e abiti prima di indossarli, mantenere gli ambienti ordinati, chiudere crepe e fessure nei muri e prestare particolare attenzione durante i mesi più caldi, quando questi ragni tendono a essere più attivi. Anche se il ragno violino può spaventare per la sua fama, è bene ricordare che le conseguenze serie sono rare e che, con le giuste precauzioni e un’azione tempestiva, è possibile gestire l’eventuale morso senza complicazioni.

Di Redazione Toscana Medica

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