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17 Maggio 2024

Sanità, a Firenze un convegno dedicato a cervello e differenze di genere

Il ruolo dei neuroni specchio, le interconnessioni cerebrali, le differenze di genere nel funzionamento del cervello. Sono i temi al centro del convegno “Cervello: differenze di genere” che si terrà domani 18 maggio alla sala storica Dino Campana presso la Biblioteca delle Oblate dalle 10.00 alle 16.30. Il convegno è stato organizzato dalla Professoressa Teresita Mazzei, coordinatrice della Commissione Medicina di Genere dell’Ordine dei Medici di Firenze, con la collaborazione di tutti gli Ordini dei Medici provinciali della Regione Toscana.

“Per centinaia di anni è stata sostenuta l’idea che i cervelli delle donne e degli uomini posseggano sostanziali differenze – dice Mazzei – una delle teorie più antiche si basava sul fatto che mediamente il cervello di una donna pesa 1,2 Kg contro i 1,350 kg di quello di un uomo. Solo il peso inferiore del cervello femminile poteva giustificare una loro presunta inferiorità, rendendole inadatte alla possibilità di assumere ruoli di responsabilità e potere e così legittimando un’iniqua ripartizione dei ruoli all’interno della società. In realtà le donne ragionano in modo diverso dagli uomini, sono migliori nelle materie umanistiche, bravissime nel multitasking, possiedono maggiori abilità verbali. Questi ed altri concetti stanno alla base dei più dibattuti ipotetici dimorfismi sessuali di tipo cognitivo. Con il termine “dimorfismo sessuale” si fa riferimento all’idea che un individuo di sesso maschile differisca in qualche modo da quello di sesso femminile”.

“Una popolare ipotesi nel campo delle differenze di genere, che risale alla fine degli anni 90 e che utilizzava per la prima volta tecniche di Risonanza Magnetica funzionale, concludeva che il cervello dei maschi avesse più connessioni all’interno di ciascun emisfero cerebrale, mentre il cervello delle femmine dimostrava di avere più connessioni trai due emisferi e questo avrebbe potuto fare la differenza. In realtà, l’enorme evoluzione della ricerca nel campo delle neuroscienze, che fa il focus sull’impatto del sesso e del genere sul cervello, ha rivelato importanti novità” – continua Mazzei.

“Durante il convegno – continua Mazzei – la lettura magistrale di apertura del Prof. Giovanni Biggio, emerito dell’Università di Cagliari, ci mostrerà le straordinarie immagini dei cambiamenti morfologico-strumentali ai quali va incontro il cervello femminile dal preconcepimento fino ad almeno due anni dopo il parto per capire come le stupefacenti proprietà dinamiche dei neuroni femminili possano garantire un’ottimale performance cognitiva della mamma in funzione dello sviluppo biologico del cervello del bambino. Si parlerà anche di emicrania, rischio cardio e cerebrovascolare, declino cognitivo: patologie di indiscussa prevalenza nel sesso femminile. Numerose altre differenze di genere saranno illustrate e discusse: dalla sclerosi multipla alla depressione, dagli aspetti psicopatologici delle dipendenze alla medicina del sonno ed al dolore cronico”.

“A conclusione della giornata la lettura magistrale di Gloria Giudizi, Professoressa di Linguistica Italiana dell’Università di Firenze, inquadrerà il problema delle supposte differenze tra la lingua degli uomini e delle donne attraverso la lente ed il filtro della propria disciplina – conclude Mazzei –. Partendo da considerazioni in chiave storico-antropologica affermatesi fin dal Medioevo, arriverà al ruolo dei neuroni specchio e ad una rivisitazione critica delle interconnessioni cerebrali femminili. Le conclusioni sono una sorpresa, riservata solo ai presenti”.

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Sanità, a Firenze un convegno dedicato a cervello e differenze di genere

17 Maggio 2024

Il ruolo dei neuroni specchio, le interconnessioni cerebrali, le differenze di genere nel funzionamento del cervello. Sono i temi al centro del convegno “Cervello: differenze di genere” che si terrà domani 18 maggio alla sala storica Dino Campana presso la Biblioteca delle Oblate dalle 10.00 alle 16.30. Il convegno è stato organizzato dalla Professoressa Teresita Mazzei, coordinatrice della Commissione Medicina di Genere dell’Ordine dei Medici di Firenze, con la collaborazione di tutti gli Ordini dei Medici provinciali della Regione Toscana.

“Per centinaia di anni è stata sostenuta l’idea che i cervelli delle donne e degli uomini posseggano sostanziali differenze – dice Mazzei – una delle teorie più antiche si basava sul fatto che mediamente il cervello di una donna pesa 1,2 Kg contro i 1,350 kg di quello di un uomo. Solo il peso inferiore del cervello femminile poteva giustificare una loro presunta inferiorità, rendendole inadatte alla possibilità di assumere ruoli di responsabilità e potere e così legittimando un’iniqua ripartizione dei ruoli all’interno della società. In realtà le donne ragionano in modo diverso dagli uomini, sono migliori nelle materie umanistiche, bravissime nel multitasking, possiedono maggiori abilità verbali. Questi ed altri concetti stanno alla base dei più dibattuti ipotetici dimorfismi sessuali di tipo cognitivo. Con il termine “dimorfismo sessuale” si fa riferimento all’idea che un individuo di sesso maschile differisca in qualche modo da quello di sesso femminile”.

“Una popolare ipotesi nel campo delle differenze di genere, che risale alla fine degli anni 90 e che utilizzava per la prima volta tecniche di Risonanza Magnetica funzionale, concludeva che il cervello dei maschi avesse più connessioni all’interno di ciascun emisfero cerebrale, mentre il cervello delle femmine dimostrava di avere più connessioni trai due emisferi e questo avrebbe potuto fare la differenza. In realtà, l’enorme evoluzione della ricerca nel campo delle neuroscienze, che fa il focus sull’impatto del sesso e del genere sul cervello, ha rivelato importanti novità” – continua Mazzei.

“Durante il convegno – continua Mazzei – la lettura magistrale di apertura del Prof. Giovanni Biggio, emerito dell’Università di Cagliari, ci mostrerà le straordinarie immagini dei cambiamenti morfologico-strumentali ai quali va incontro il cervello femminile dal preconcepimento fino ad almeno due anni dopo il parto per capire come le stupefacenti proprietà dinamiche dei neuroni femminili possano garantire un’ottimale performance cognitiva della mamma in funzione dello sviluppo biologico del cervello del bambino. Si parlerà anche di emicrania, rischio cardio e cerebrovascolare, declino cognitivo: patologie di indiscussa prevalenza nel sesso femminile. Numerose altre differenze di genere saranno illustrate e discusse: dalla sclerosi multipla alla depressione, dagli aspetti psicopatologici delle dipendenze alla medicina del sonno ed al dolore cronico”.

“A conclusione della giornata la lettura magistrale di Gloria Giudizi, Professoressa di Linguistica Italiana dell’Università di Firenze, inquadrerà il problema delle supposte differenze tra la lingua degli uomini e delle donne attraverso la lente ed il filtro della propria disciplina – conclude Mazzei –. Partendo da considerazioni in chiave storico-antropologica affermatesi fin dal Medioevo, arriverà al ruolo dei neuroni specchio e ad una rivisitazione critica delle interconnessioni cerebrali femminili. Le conclusioni sono una sorpresa, riservata solo ai presenti”.

Di Redazione Toscana Medica

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Publisher: Galli Torrini Srl, Via Pisana, 78 – 50143 Firenze, Italy
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